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Da ormai più di un anno l’Italia, insieme ad altri paesi nel resto del mondo, è stata sottoposta ad un esperimento da parte di Instagram: eliminare il numero totale di likes da foto e video postati.

Secondo Adam Mosseri (CEO di Instagram), l’obiettivo dell’esperimento è quello di migliorare l’esperienza degli utenti rendendo Instagram un luogo più rilassante, che alleggerisca la pressione che giornalmente molti utenti sperimentano relazionandosi con altri profili.

Alcune testate giornalistiche hanno accolto la notizia presagendo “la fine degli Influencer”. Ma analizziamo meglio la situazione e cerchiamo di capire cosa sia accaduto.

Per anni su Facebook ed Instagram si è assistito ad una vera e propria lotta all’ultimo like; tra favori chiesti in chat e concorsi con premio alla foto più cliccata, il numero di apprezzamenti ha finito per rappresentare il potere social di chi postava.

Al netto della possibilità che, a breve, Instagram ripristini il numero di like, proviamo nel frattempo a stilare una serie di argomenti a favore e contro tale faccenda.

Da una parte ci si chiede se sia giusto nascondere un dato che, in teoria, dovrebbe rappresentare la risposta agli sforzi del proprio lavoro creativo. Il numero di like mostra a sé stessi e agli altri il risultato del proprio impegno, che si tratti o meno di competizione.

Instagram, tuttavia, rappresenta una piattaforma SOCIAL, che in quanto tale dovrebbe stimolare ed incentivare la socialità tra il pubblico. Ciò non significa che chi ottiene un alto numero di like debba impegnarsi di meno a nome della socialità, ma semplicemente che chi non riesce ad ottenere lo stesso numero di consensi non si senta escluso da una determinata cerchia. In altre parole, troppo spesso (i più giovani, soprattutto) sviluppano una malsana competitività, dimenticando che lo scopo principale è quello di divertirsi nel mostrare ciò che più piace.

Talvolta è accaduto che il numero di like definisse la validità e credibilità di un profilo, a discapito dei contenuti. Questo causava un meccanismo di esclusione sistematica dei contenuti meno cliccati, anche in caso di contenuti particolarmente validi ed interessanti.

Per tornare all’argomento Influencer, è vero che fino a poco tempo fa questo mondo è stato fortemente condizionato dal numero di approvazioni ricevute dal proprio pubblico, ma ciò non esclude che proprio la scomparsa della variabile numerica abbia di fatto creato le migliori condizioni affinché si delineasse un’attività di maggiore qualità.

In altre parole, oggi gli Influencer, non avendo più visibili i numeri della loro popolarità, sono spinti a migliorare le proprie prestazioni in termini di contenuti, per rendere il proprio volto associabile ad un personaggio serio ed affidabile.

Oggi un Influencer si distingue per creatività, qualità dei contenuti ed impegno nella realizzazione, ed è visibile agli occhi di tutti quale sia il valore aggiunto, senza necessariamente avere un occhio critico o allenato.

Questi sforzi poi, in ottica globale, vengono ripagati da un sentimento di sana competizione: quella della creazione del contenuto più curato e della voglia di mettersi in gioco mostrandosi senza timore di derisioni.